Si è svolto sabato 16 settembre la 3`edizione di "Cherasco incontra la magia". Alla rassegna hanno partecipato un centinaio di prestigiatori provenienti dar tutta Italia, nonchè una delega-ione ,francese appositamente giunta. Nella serata, nella coreografica cornice secentesca dell'Arco della Madonna, quattro artisti hanno deliziato il numerosissimo pubblico accorso con carte, colombe e altre diavolerie. Tra di essi uno è particolarmente legato a Cherasco. sia per l’amicizia che lo lega alla città, e per il fatto che le origini sono della zona. e precisamente di Novello. Stiamo parlando del Mago Sales, il mago più amato dai bambini, ma non solo da loro. Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Sales, che al secolo risponde al nome di Don Silvio Mantelli, e ve la proponiamo. Innanzitutto abbiamo scoperto che oltre a fare spettacoli in giro per il mondo gestisce il "Teatro dell'Oca" a Tesino (tel. 011-7803300), dove insegna ai giovarti recitazione, scenografici, e... la difficile arte della regia e della prestigiazione. Un vero e proprio "corso dell'imbroglio" e gli iscritti sono continuamente in aumento. "E' la mia Parrocchia. - afferma il mago Don Silvio - Infatti da una parete del teatro troneggia il ritratto di Don Bosco, patrono dei prestigiatori". Non a caso Don Silvio ne vuole ricordare l'opera, prendendo come nome d'arte quello che deriva dal suo essere salesiano: da vent'anni infatti calca le scene con il nome di SALES. Molti lo ricordano per i suoi spettacoli nel cuneese, quando muoveva i primi passi nella magia. Allora, dieci anni fa, fondava il circolo magico cuneese con sede nell'ex convitto civico gestito dai salesiani: attualmente il circolo ha sede in Saluzzo e annovera una quarantina di iscritti, tutti appassionati e armati della immancabile bacchetta magica. Ora si apprestano di celebrare con una grande manifestazione il loro decennio di fondazione, capeggiati dall'attuale presidente Bonomessi Giuseppe, mago Smith. Attualmente il mago Sales ha allestito due spettacoli magici della durata di 2 ore l'uno: il primo, la commedia magica. vuole rappresentare un viaggio nel tempo all'insegna della magia e della fantasia con personaggi irreali come un vecchio mago barbuto, una strega cattiva, un fantasma bonaccione, un pagliaccio magico e un domatore baffuto; il secondo, ancora in allestimento racconta di un indomito pirata a spasso per il mondo e dei suoi incontri occasionali: un mago Cinese, uno stregone arabo un ubriacone di Cow boy, un sonnolento messicano, un turista americano, e un misterioso mago londinese del secolo scorso. Tante magie, ma anche tanto teatro. Il suo pubblico preferito è quello dei ragazzi, un pubblico difficile e chiassoso, ma simpatico e carico di soddisfazioni. Oratori, parrocchie, centri giovanili, ecc. sono gli ambienti preferiti dal mago Sales. Quest'estate ha rappresentato la sua commedia magica in 45 piazze, dalla Svizzera di Lugano, al Friuli, alla Sicilia. Il mago Sales è anche e soprattutto prete, e tutti i suoi colleghi maghi lo considerano tale. E' per loro un "amico Don", che sa instaurare rapporti di amicizia, di insegnamento e di fede. 'Il credere - ci dice - è indispensabile per acquisire e vivere quel senso di umiltà che ti fa grande di fronte al tuo pubblico. L'applauso non e tutto, è solo importante per sentirti un po' bravo. La fede è fondamentale perchè non viene dagli uomini ma da Dio. E' cove se Dio stesso ti applaudisse... e io lo sperimento tutti i giorni. La vita è una grazia di Dio". Don Silvio quindi sfruttando le sue capacità di attore mago, ha iniziato a raccontare ai ragazzi i fatti e detti del Vangelo avvalendosi dell'animazione magica e teatrale. Ad esempio quando parla o racconta la parabola del seminatore, dalle sue mani appaiono come per incanto una moltitudine di fiori che ora crescono ora appassiscono. La "taccagneria" di Zaccheo poi è rappresentata da una pioggia di monete sonanti colte dai capelli dei ragazzi presenti in sala... Il suo spettacolo non vuole essere più spettacolo ma predicazione e riflessione sui principali temi dell'animo umano e sui destini dell'uomo. Un'impresa ardua non impossibile: per questo Don Silvio ha in programma di sperimentarla anche nelle parrocchie o centri giovanili del Cuneese, dove è già conosciuto come mago e non sempre come prete... A quando i miracoli? Claudio Alberto