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 Baro con licenza di Gesù
L'Arena   Domenica, 02 Febbraio 1997 00:00
 
Baro con licenza di Gesù Don Silvio Mantelli, prete salesiano ed ex baro di osteria, nei travestimenti in cui si esibisce durante gli spettacoli di magia: è stato di scena venerdì per i bambini al Don Bosco di Porto di Daniela Andreis «Se vuoi vincere un caffè gratis al bar, fa questa scommessa: come si fa ad entrare da una porta con due gambe ed uscirne con sei? Scherzi da prete, infatti l'ha raccontato don Silvio Mantelli, 53 anni, in arte Mago Sales, salesiano - come professa fin nel nome d'arte - e prestigiatore che si è esibito venerdì all'istituto don Bosco di Porto. «Bisogna capirmi», dice, «ogni abilita è un dono di Dio che, se usata bene, porta in Paradiso: anche l'agilità delle mani». A lui non manca. Aveva solo 12 anni infatti quando girava per i bar con un conoscente di famiglia dal quale aveva appreso i trucchi con le carte per spennare gli avventori. «Poca cosa, s'intende», si pente ancora adesso il baro convertito, «una consumazione gratis e in più la gioia di riuscire a farla franca. Un bel giorno però venimmo scoperti: ero piccolo e svelto e riuscii a scappare, diversamente dal mio amico che le buscò di santa ragione». Se davvero esiste una Santa Ragione fu proprio quella a convertire il piccolo baro in un prete-mago per i bambini: ora i trucchi sono senza inganno. Primo, perché lui li spiega tutti in un libro Le mille e una magia; secondo, perché gli spettacoli che mette in piedi sono tutti finalizzati a raccogliere fondi per mantenere istituti in cui vivono bambini orfani, per adottarli a distanza. Allegro e giocherellone, anche nella vita don Silvio incarna appieno l'enunciato di don Bosco - «Cruccio e malinconia, via da casa mia» - e la magia gli serve non solo per stupire e creare meraviglia attorno a sé, ma per comunicare da vero missionario della gioia con i ragazzi, con i bambini di tutto A mondo, specialmente di quello più povero, dall'Africa al Brasile, dalla Thailandia alle Filippine. «La magia è uno straordinario mezzo terapeutico, cura ansie e timidezze», dice Mago Sales, il quale non esita a usare il linguaggio simbolico dei giochi di prestigio anche nelle sue prediche. E' un personaggio talmente affascinante e trainante che è riuscito a convincere Arturo Brachetti a diventare il bravissimo trasformista che è oggi: «Ci siamo conosciuti in Val d'Aosta, anche lui voleva farsi prete. Poi ha cambiato idea. All'inizio lavorava con il nome di Micron Sales». Ci sono delle magie che non riescono proprio a Mago Merluzzo, uno dei personaggi che interpreta Mago Sales, parodiando il famoso Merlino? «Un bambino brasiliano ammalato di lebbra mi chiese se con la mia magia sarei riuscito a guarirlo: fui costretto a dirgli di no. Però mandai il ricavato dei miei spettacoli nel lebbrosario dove soggiornava e adesso sta meglio». La vera magia sta qui: nel suo cuore generoso, che non si nasconde che tutto è un trucco, escluse le risate dei bambini: quelle sono vere e sono uguali in tutto il mondo. Mentre sono falsità quei prodigi che smerciano come miracoli alcuni santoni e sensitivi che circolano per il mondo: «Sono tutti trucchi» dice con competenza il mago, «ma attenzione: i veri colpevoli di questi inganni non sono i santoni, ma la gente che chiede e vuole credere in queste burle. I miracoli esistono davvero, ma non sono questi». Pastore di anime e scopritore di talenti magici, don Silvio a Torino dirige una scuola per imparare i trucchi della prestidigitazione. Se volete fargli fare uno spettacolo, telefonategli allo 0337/203808. Ma non chiamate i numeri che trovate sui depliant promozionali che da in giro: «In realtà», ride «sono quelli del Papa, di Topolino, di Valeria Marini e del presidente degli Stati Uniti». Abracadabra, anzi amen.

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