Il prete-mago Sales |
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La Stampa Sabato, 05 Aprile 1980 00:00
CUNEO - Il nome d'arte non poteva non essere Mago Sales con l'ultima parola che sta per salesiano: don Silvio Mantelli, 36 anni, consigliere spirituale al convitto di via Cacciatori delle Alpi. è da poco più di un mese presidente dei nuovissimo circolo magica cuneese. Sorridente, disponibile al colloquio, con le mani che si muovono frenetiche e che ogni tanto, quasi inconsciamente, nascondono una pallina di ping-pong, una biro, un pezzo di carta, racconta com'è nata questa passione che l'ha portato in giro per il Piemonte con i suoi trucchi, con i giochi di prestigio.
«E' stato un caso - dice -; quando ero seminarista e abitavo a Torino, mi piacevano il teatro, la recitazione, la commedia brillante. Proprio sotto casa mia era stato aperto, da poco, il Circolo magico torinese, una scuola che ha "laureato" mago anche Alexander, quello che ha strabiliato un po' tutti a Saint Vincent, con l'esperimento della roulette. Così ho incominciato a frequentare il circolo, soprattutto per curiosità e senza pensare che avrei fatto dell'illusionismo un mezzo per incontrarmi con la gente, per stringere amicizia con i ragazzi..
Una strada, quella dell'illusionismo, fatta di tante piccole esperienze. di lunghe prove lavanti a uno specchio. fischi anche clamorosi. E' sincero: ,La prima volta che mi sono esibito in pubblico - dice –è stato un vero fallimento. Ne ho combinate di tutti i colori, gli esercizi non sono riusciti, è caduto persino il tavolino. Per un istante ho anche pensato di smettere». La sua stanza, al primo piano del convitto salesiano, al fondo di un lungo corridoio, assomiglia a un camerino di teatro: fotografie di colleghi famosi e manifesti di spettacoli un po' dovunque, fiori di carta, scatolini con carte da gioco, bottiglie finte di spumante. In uno scaffale, insieme con i manuali di teologia, libri di magia.
«La mia specialità - spiega don Silvio - è la magia comica, una brutta traduzione dell'inglese "magie comedy"; commedia magica. Il mio spettacolo, infatti, è un divertente incontro di recitazione vera e propria con la magia». Un ritorno alle origini, dunque: don Silvio, una decina di anni fa nasce artisticamente come attore, come commediante e solo l'illusionismo gli fa cambiare un po' strada. « Così - commenta - riesco a divertire molto di più il pubblico? a "rompere" la tensione che di solito accompagna le esibizioni dei maghi famosi. In fondo, voglio solo "regalare" un sorriso, nulla di più». Sarà un caso, ma i maghi E; più abili -- e il nome di Silvan ne è una garanzia - sono nati all'«ombra» di un istituto salesiano. «Forse -spiega Mago Sales - viene messo in pratica il messaggio di Don Bosco, la sua attenzione verso i ragazzi, il divertimento, la semplicità».
Non è invece un caso che il convitto salesiano di via Cacciatori delle Alpi sia stato scelto come sede, seppure provvisoria, del Circolo magico cuneese. Trenta i soci, un presidente - appunto don Silvio -, un programma denso di impegni e di attività. «Stiamo organizzando - conclude il sacerdote –con un "concorso magico di primavera" raduno interregionale di maghi. una tradizione che va avanti da quindici anni. Probabilmente ci esibiremo al Teatro Toselli e presenteremo quanto di meglio il Cuneese può offrire in questa antichissima arte». I, s.
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