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 Il Mago Sales a Bova Marina
Il Quotidiano   Venerdì, 13 Luglio 2007 00:00
 
BOVA MARINA - Strano che un sacerdote si trasformi in mago: ma la storia dei Salesiani di don Bosco è capace di tutto, pur di arrivare al contatto con i giovani, farli divertire e divertirsi con loro. E nella miriade delle loro attività, come il santo fondatore aveva sempre sostenuto e raccomandato, oggi c'è anche il mago, sì, un mago in carne e ossa, non importato dal mondo civile, ma cresciuto lui stesso nelle austere e nel contempo sorridenti sale di questa istituzione, nata a Torino ed oggi sparsa in tutti i continenti. Per spiegare la sua passione per la magia e i giochi di prestigio racconta, sorridendo, di quando la mamma gli intimava: «Sparisci!». Ma anche in Perii ha corso il rischio che i guerriglieri di Sendero Luminoso lo facessero sparire e «non per scherzo», precisa. Tra sparizioni, ma soprattutto apparizioni, anche nei posti più lontani e impensabili del mondo, si snoda la vita di don Silvio Mantelli, in arte Mago Sales, che il 18 luglio sarà nell'oratorio salesiano di Bova Marina con uno spettacolo serale all'interno dell’ "Estate Ragazzi".Potreste essere in uno sperduto villaggio del Kenya, come in un oratorio delle nostre montagne e trovarvelo davanti, in uno dei suoi divertenti personaggi, dal Mago Merluzzo per inciso il cugino siciliano di Merlino al fattucchiere arabo «Di lì a là», o ancor nei panni del clown Sbrendola, un altro dei fantasiosi personaggi in cui ama calarsi. Perché non basta un aggettivo e nemmeno un «ruolo» artistico per definire don Silvio: illusionista, mago, prestigiatore, trasformista. Mago Sales, salesiano appunto, 63 anni, piemontese delle Langhe, ama definirsi un pedagogo della fantasia e un missionario ella gioia, due «funzioni» professionali e pastorali che giovano nella magia un minimo comun denominatore, «perché come sottolinea la magia annulla ogni forma di differenza sociale o religiosa. Del resto la «vocazione» al l'arte magica si era manifesta ben prima di quella alla, vita religiosa, quando liceale a Torino seguiva nel suo girovagare un conoscente che li aveva insegnato i principali trucchi del mestiere. Poi prosegue mi è venuto trà le mani un libro di prestigitazione, 1' ho studiato e la passione ha fatto il resto». rete mago, un binomio che L di don Silvio un personaggio unico, ma tiene a sottolineare: «C'è un rapporto straordinario tra questi due ruoli, ma il messaggio in me è unico Cerco di essere spontaneo nel teatro e allora riesco a esserlo pure come prete». Sempre in tournée, con il pulmino e l'inseparabile valigetta dei trucchi: oltre 200 sono, infatti, gli spettacoli che don Silvio Mantelli porta in giro per il Bel Paese, prediligendo oratori, teatri parrocchiali e scuole materne. E che si trovino in pieno centro cittadino o in un lontano paesino della Sila per Mago Sales non fa differenza. Perché lui è un portatore sano di gioia e la gioia si deve diffondere ovunque. Tutte le offerte che raccoglie nel corso dei suoi spettacoli e dalla vendita dei suoi libri, vengono destinate alle missioni. Anzi è lui stesso che porta i fondi sul posto, in quelle che lui stesso chiama «trasferte terzomondiste». Almeno un paio in un anno, a qualsiasi latitudine e in qualsiasi condizione. Questo prete, prestigiatore come il fondatore Don Bosco usa quest’arte,spiegano i confratelli Bevesi,per raccogliere fondi da destinare ai missionari.Mago Sales,apparso più volte anche in televisione e i suoi palcoscenici non solamente italiani,ha istituito una fondazione che ne porta il nome e che ha quali finalità la metodologia di don Bosco,ovvero promuove solidarietà verso i bambini poveri della missioni salesiane che sono diffuse in tutto il mondo,perché da qualsiasi parte,luogo ed etnia si trovino o appartengano,hanno “diritto al sorriso” ENZA CAVALLARO

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