Patch Adams, amore in azione |
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Giornale di Brescia Sabato, 17 Aprile 2004 00:00
Patch Adams, il medico statunitense noto in tutto il mondo per il fatto di curare i bambini con la «terapia del sorriso», ha catalizzato l'altra sera, per oltre un'ora, l'attenzione del pubblico - del quale faceva parte il sindaco Paolo Corsini - che affollava l'auditorium S. Barnaba, con un intervento incisivo - ed a tratti polemico, e non poco - nei confronti di questa società «cui importa nulla dell'amore». Era a Brescia per ritirare il premio «Gianni Ghidini Bosco», alla sua prima edizione, assegnatogli, per il suo operato a favore dei bambini, dalla Fondazione Mago Sales e consegnatogli da Laura e Marco Ghidini Bosco, sorella e figlio dello scomparso imprenditore lumezzanese.
La serata è stata aperta da tre brevi filmati: il primo dedicato alla figura del Mago Sales; don Silvio Mantelli, il salesiano che, intrattenendo i bambini con i giochi di prestigio, si adopera a favore dei più disperati di loro in 25 paesi; il secondo composto da alcuni spezzoni del film sullo stesso Patch Adams, interpretato da Robin Williams; il terzo con immagini molto crude, girato a Kabul nel marzo 2002, nel quale vengono mostrati questo medico statunitense ed alcuni suoi collaboratori all'opera in un ospedale della capitale afgana.
Don Silvio ha sottolineato che la sua azione «è rivolta ai bambini di tutto il mondo che tali non sono perché è loro negato il diritto al gioco ed all'allegria, in quanto sono quasi sempre bambini di strada o costretti a lavorare a cinque, sei, sette anni piuttosto che ad imbracciare un'arma se non ad essere divertimento per adulti senza scrupoli».
II filmato di Kabul ha mostrato una bambina con il corpo martoriato da ustioni a cui, mentre un medico interveniva per curarla, due «clown», Ginevra e Mariana, presenti in sala, si sono dedicate fino a che ha cessato di piangere.
È poi entrato in scena Patch Adams, accolto da un lungo applauso che il pubblico, in piedi, gli ha tributato, e l'intervento del quale è stato imperniato su due temi: la celebrazione della vita e l'amore per gli altri.
Dopo aver esordito dicendo che «Gianni Ghidini Bosco, che ho conosciuto questa sera tramite la sua famiglia, è tra noi questa sera», ha fatto presente «che il film sulla mia opera è carino, dolce, ma non vero in quanto non dice che io opero per la pace e per l'amore per tutti e, soprattutto, non mette in evidenza il mio pensiero politico, mentre il secondo filmato, quello girato a Kabul, vero, mostra come si pratichi l'azione dell'amore».
Ricordando le lacrime versate la prima volta che un bambino è morto di fame tra le sue braccia, nel chiedere «quale strategia dell'amore mettiamo in atto ogni giorno, nei confronti di chiunque ci circondi», Patch Adams ha affermato «che i bambini continueranno a morire di fame fino a quando i media continueranno a sostenere la supremazia del danaro e del potere - questa è la ragione per cui abbiamo due presidenti, Bush e Berlusconi, che non hanno la più pallida idea di cosa sia la compassione - poiché il vero senso della vita non risiede nell'andamento del mercato azionario ma nel riuscire, tutti, ad avere da mangiare».
Dopo aver affermato che «a Seattle ed a Genova coloro che hanno combattuto contro la globalizzazione sono gli angeli del nostro futuro», ha lamentato che «in vent'anni, nel mondo, non ho trovato nessuna scuola in cui ai bambini si insegni ad amare così come nessuna società ritiene che gli insegnanti siano più importanti degli idoli sportivi».
In conclusione, l'invito di Patch Adams ad «una vera strategia dell'amore, perché - ha detto - solo .così si potrà cambiare il nostro futuro».
Laura e Marco Ghidini Bosco,_ con lo stesso don Silvio, lo hanno poi premiato con un quadro, opera di Mario Borgna, raffigurante Don Bosco in abiti clowneschi, cui hanno aggiunto la somma di 5000 dollari destinati alla struttura che fa capo al medico statunitense.
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