Come ogni anno i maghi si sono dati appuntamento al Colle Don Bosco per partecipare a quella ormai grandiosa manifestazione ideata dieci anni or sono dal mago Sales, il salesiano don Silvio Mantelli, che si è prefisso di valorizzare uno degli aspetti più curiosi del santo fondatore della congregazione salesiana, ovvero quella sua capacità di attirare le persone con la gioia e, attraverso il gioco, condurle a Dio. Un carisma, quello della "laetitia", che in San Giovanni Bosco non è certo stato unico e d'altra parte profuso anche da altre illustri personalità della Chiesa, ma che in questo santo popolare ha raggiunto livelli e qualità prima neanche prevedibili; non per niente i maghi, i giocolieri riconosco in lui il santo protettore, devozione corroborata anche da un dipinto esposto su un'edicola realizzata sulle pendici del colle stesso. Quest'anno la kermesse ha avuto un prologo il sabato sera a Capriglio, paese natale di Margherita Occhiena, mamma di Giovanni, che tanta importanza ha avuto nell'indirizzare la vita del figlio verso la santità, non dunque un rispettoso omaggio, ma un dovuto riconoscimento a chi ha saputo dare una formazione cristiana ai figli nonostante le oggettive difficoltà che le circostanze sociali e politiche comportavano, vuoi per i tempi forieri di disordini in cui sono vissuti, vuoi per la crisi famigliare: Mamma Margherita rimase vedova con tre bambini in tenera età. Ma domenica non c'è stato tempo per la tristezza! Un momento per la più seria riflessione sì, ma per la tristezza proprio no. Tra gli ospiti figurava anche don Luigi Ciotti, fondatore del gruppo Abele che insieme a don Silvio Mandelli ha celebrato la messa nel gremitissimo santuario sul cui piazzale nel corso della giornata sono transitate oltre cinque mila persone attratte dagli improvvisati spettacoli che fin dal primo mattino in ogni angolo proponevano i maghi, i giocolieri e i saltimbanchi giunti da tutta Europa per quella che ormai considerano a pieno titolo la propria festa.Il grande spettacolo del pomeriggio, dopo il pezzo di bravura proposto dal Mago Fax che ha guidato una moto bendato, è stato ricco di sorprese e di ospiti d'onore di chiara fama; primo tra tutti Silvan, che ha proposto il suo nuovo spettacolo poi Arturo Brachetti, Baror, Tino Fimiani, Rafael e Demetrio e Marco Berry. Per chi, purtroppo la maggior parte degli intervenuti, non ha trovato posto sotto il tendone, nel piazzale sono continuati gli spettacoli che sono sempre stati all'altezza delle aspettative di grandi e piccini, proposti da professionisti forse meno famosi ma certamente non meno abili di quelli che davano spettacolo nello spazio appositamente attrezzato. Letteralmente a ruba sono andati i gadget realizzati per l'occasione: la maglietta del decennale e il libro, un documento fotografico a testimonianza di come l'iniziativa si sia sviluppata dal suo timido esordio ad oggi. La giornata è stata anche occasione per raccogliere fondi da devolvere a favore della nuova iniziativa del mago Sales e della sua associazione "Magiciens sans frontières" che quest'anno si prefigge lo scopo di finanziare il Progetto favelas a favore dei ragazzi di strada in Brasile; chi volesse contribuire potrà avvalersi del Ccp. 42520288. Domenico Bussi