«Sono un prete che fa il mago per passione». Si definisce così il mago Sales, alias don Silvio Mantelli. Un salesiano che da parecchi anni propone i suoi spettacoli in tutto il mondo e che è stato maestro di molti artisti del teatro d'animazione. Nel 1997 ha fondato l'associazione Mago Sales attraverso la quale vengono raccolti fondi destinati ai bambini delle missioni salesiane, molti dei quali ha già intrattenuto con le sue esibizioni. Sabato anche Brescia avrà la possibilità di assistere a un suo spettacolo. Alle 21 presso l'auditorium San Barnaba di corso Magenta si terrà il «Gran galà della magia», presentato dal comico Raul Cremona (il noto mago Oronzo televisivo) e cui parteciperanno artisti di altissimo livello come Fabix, il mago Fax e l'illusionista italiano Erix Logan, unico rappresentate europeo di quest' arte inserito nel circuito mondiale. Erix Logan, al secolo Enrico del Buono, è un bresciano che solo per la seconda volta si esibisce nella sua città e che si è liberato fortuitamente questa settimana, visto che lunedì sarà già a New York con il suo spettacolo. «Il nostro progetto si intitola Magiciens sans frontier - spiega don Silvio - un nome impegnativo che ha lo scopo di portare dei momenti di gioia alle persone più sfortunate e raccogliere fondi per costruire scuole e altre strutture nelle centri salesiani. Chiediamo a maghi, giocolieri, clown tre giorni l'anno della loro attività per essere inviati in una missione speciale». L'occasione di Brescia è stata resa possibile dall'interessamento di Laura Ghidini Bosco, che dopo aver conosciuto don Silvio e scopertane bontà e valore, l'ha messo in contatto col Comune, che ha sostenuto l'iniziativa. Il ricavato della manifestazione verrà devoluto per i bambini nelle missioni di Papua Nuova Guinea e Pakistan. Di quest'ultimo Paese si fa illustratore don Pietro Zago, salesiano nato a Padova ma che ha trascorso gran parte della vita tra le Filippine e la Nuova Guinea. Dal 1998 è in Pakistan, dovei salesiani sono stati accettati dal governo musulmano per dedicarsi alla minoranza cristiana che conta più di un milione di persone, divise in sei diocesi. «In realtà i salesiani si occupano anche della minoranza indù e stanno costruendo una scuola tecnica per insegnare lavori meccanici ed elettrici ai numerosi ragazzi poveri della città di Lahore e un oratorio a Quetta. Il grande problema è rappresentato dai profughi afgani, già numerosi nel passato, e che ora stanno aumentando per le conseguenze della guerra. Sono costretti a vivere in piccole tende, ridotti in una povertà straziante». Lo spettacolo, ad entrata libera, sarà preceduto nel pomeriggio dall'animazione magica, dalle ore 16 sulla piazzetta antistante l'auditorium. Matteo Asti