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 Ma quattromila ragazzini cattolici replicano:"La notizia siamo noi"
Il Giornale di Vicenza   Lunedì, 26 Maggio 1997 00:00
 
Hanno invaso pacificamente piazza dei Signori, armati di bandiere colorate e di zainetti sulle spalle: più di quattromila ragazzi dai 6 ai 14 anni si sono dati appuntamento ieri pomeriggio nel cuore della città per festeggiare in allegria, con canti e giochi, la fine dell'anno trascorso con i gruppi dell'Acr (Azione cattolica ragazzi). Temi del congressino, che si svolge ogni tre anni e che ha visto la partecipazione di 220 parrocchie della diocesi di Vicenza, sono stati la mondialità, l'abbattimento di ogni barriera e l'incontro con gli altri, al di sopra di ogni diversità. Quasi una sfida lanciata proprio nel giorno in cui, con un referendum, si poteva votare, appena fuori dalla piazza, per l'indipendenza della Padania. «Faranno più notizia poche centinaia di persone che sostengono divisioni e particolarismi o migliaia di ragazzi dagli orizzonti veramente mondiali?» si sono chiesti i membri dell'Acr. Dopo aver trascorso la mattinata fra attività educative e giochi in quattro diversi punti di incontro della città, i ragazzi si sono riversati in piazza, dove hanno trovato ad attenderli un gruppo musicale (I Walk Togheter di Schio), che si sono alternati con gli organizzatori delle attività di intrattenimento. A metà pomeriggio la veloce puntata del vescovo, mons. Pietro Nonis, che ha attraversato la piazza circondato dai giovani: «Ho assistito a tanti spettacoli in questo luogo g ha detto - ma questo è forse il più bello. Nemmeno quando è stato qui il Papa c'erano tanti ragazzi. Il vostro compito è di varcare ogni confine, scavalcare muri, fossati e reticolati. Voi avete il dovere di volare nel mondo per eliminare le differenze. Non esistono uomini bianchi, gialli, neri o rossi: le persone sono tutte uguali». Dopo aver indossato la maglietta dell'Acr e il foulard rosso al collo, il vescovo se n'è andato fra gli applausi. Ma la festa è continuata con lo spettacolo del mago Sales, che ha attirato l'attenzione dei ragazzini, ma anche di tanti passanti e turisti. Anche se a vederlo, con la bacchetta magica, il cappello a cilindro e la giacca blu con le stelle, non ci crederebbe nessuno, Sales in realtà è un prete salesiano di Torino. Il suo vero nome è Silvio Mantelli e prima della vocazione, ha confessato, faceva il baro. «Da due anni io e altri maghi di calibro internazionale, come Silvan e Alexander, abbiamo dato vita a un'associazione a scopo benefico-ha spiegato Sales - e il ricavato dei nostri spettacoli viene devoluto al progetto di adozione a distanza di bimbi che vivono in missioni salesiane in Cambogia, a Calcutta, nel Lesotho e nelle Filippine. Dal prossimo anno ci allargheremo al Brasile».. Sul palco sono saliti anche il presidente dell'Azione cattolica di Vicenza, Gino Lunardi, e l'assessore agli interventi sociali, Renzo Grison: «Vicenza - ha dichiarato.- è la città con più immigrati in tutto il Veneto e molti di loro sono ragazzi della vostra età. Abbiamo bisogno del vostro impegno: voi dovete aiutare gli adulti ad accogliere senza riserve tutte queste persone». Molto soddisfatti gli organizzatori: don Giancarlo Pianezzola e don Antonio Doppio, assistenti ecclesiastici e Serenella Manfrin e davide Lago, responsabili diocesani dell' Acr di Vicenza. «Questa - ha spiegato Davide Lago - è l'occasione per lanciare un messaggio alla città: i nostri ragazzi hanno molto da dire, ma devono trovare qualcuno con cui parlare. In piazza, punto di incontro per eccellenza, abbiamo coinvolto tanta gente». Al termine della giornata è stato lanciato in cielo Pimpi un enorme pellicano dai becco arancione, costruito con centinaia di palloncini colorati. Il messaggio che porta appeso al collo permetterà a chi lo troverà di mettersi in contatto con i giovani dell'Acr vicentina. Cristina Troncia

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