CASTELNUOVO DON BOSCO - Fatti molto strani sono avvenuti domenica al Colle del Santo: monete che sparivano, carte da gioco che sbucavano da ogni parte, donne legate in un sacco e chiuse dentro un baule. Sembra l'inizio di una cronaca nera, con il santuario di Castelnuovo invaso da ladri, biscazzieri e addirittura da sanguinari assassini. Invece è il racconto di una giornata tra le più pacifiche: semplicemente si sono radunati i .maghi» del Piemonte, per dare spettacolo in piazza. Perché proprio a Castelnuovo? Perché don Giovanni Bosco è il protettore dei prestigiatori e dei funamboli, patronato che gli è stato assegnato di diritto grazie al fatto che fin da ragazzo amava svolgere giochi di prestigio che lasciavano i bambini con gli occhi aperti. Non a caso il leader di questo gruppo di maghi è un sacerdote, don Silvio Mantelli, salesiano, che abbina al ministero sacerdotale l'attività artistica. Si presenta come .Mago Sales. e pratica la magia comica, indirizzata soprattutto ai bambini (ma i suoi .prodigi. incantano anche i grandi). Ieri ha radunato a Castelnuovo prestigiatori provetti come Valey e Anna, Ribel, Roger, Victor, Berry, Poker, Maximilian, Helios, Danilo, Contini, Bai e altri. La mattina I maghi si sono mescolati tra la gente, nel grande piazzale, presentando i loro numeri preferiti: dadi che si moltiplicavano, ponpon. che obbedivano a strane leggi della fisica, banane che si moltiplicavano all'infinito, sigarette che trapassavano fazzoletti senza bruciarli. I pellegrini (decine di pullman, centinaia di auto), tra una visita alla casetta di don Bosco e una foto di gruppo, si soffermavano divertiti. Insomma un grande successo, che ha raggiunto il culmine nel pomeriggio con lo spettacolo ufficiale», allestito accanto al nuovo monumento di Ennio Tesei che raffigura Giovannino mentre intrattiene i contadinelli camminando sulla fune. E' stato un susseguirsi di corde che si slegano da sole, di scatole che fanno sparire gli oggetti, di spade che trapassano la testa di una donna lasciandola indenne. Il tutto in un clima di festa paesana che sarebbe piaciuto molto al santo. L.O.