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 Uno spettacolo a servizio della catechesi
la Guida   Venerdì, 13 Ottobre 1989 00:00
 
Sul palcoscenico dalle tasche, dai capelli, dalle pieghe dei vestiti di ignari ragazzi escono ad una ad una monetine sonanti: sembra che dove passano le mani del personaggio sulla scena tutto si trasformi in oro e quelle mani pare diano corpo ad una avidità ormai radicata difficile da spazzar via. Così il Mago Sales si immagina e presenta sulla scena Zaccheo, personaggio evangelico dal dubbio passato, così questa figura rivive in modo «magico» perchè il rapporto con i ragazzi sia veramente fruttuoso. E' una delle scene attraverso cui il Mago Sales avvicina il Vangelo al suo pubblico di ragazzi. Un'idea quanto meno originale: mettere al servizio della catechesi lo spettacolo! E' un po' il problema di tutti i catechisti e i catechismi: come mediare in modo convincente e avvincente, senza però tradirlo, quel messaggio di salvezza che per secoli ha trovato nella parola, scritta od orale, lo strumento più consono. Poi sono venute le immagini, foto diapomontaggi, film, videocassette: tutti strumenti per conseguire l'unico scopo. La proposta del Mago Sales si inserisce esattamente in questa ricerca metodologica: «Sul palcoscenico - dice - l'oggetto si anima, dialoga: mille fiori possono sbocciare tra le mani ed essere rappresentazione plastica della parabola del seminatore». Originale la proposta come originale è il mago; in realtà si tratta di un sacerdote salesiano, don Silvio Mantelli, da vent'anni ormai impegnato con ottimi risultati sul fronte della «magia comica». Ha svolto il suo ministero anche a Cuneo ed ora vive a Torino dove continua la sua opera di prete-mago in uno studio-teatro in cui insegna ai giovani «recitazione, scenografia e... la difficile arte della magia e della prestidigitazione». «Il mago Sales è anche e soprattutto un prete» ci tiene a dire e a chiarire subito. Nel suo studio troneggia un ritratto di Don Bosco, patrono dei prestigiatori, mentre le sue parole cercano di spiegare la non sempre facile mediazione tra il ministero sacerdotale e l'attività di mago: «Il credere in Dio è indispensabile per acquisire e vivere quel senso di umiltà che ti fa grande di fronte al tuo pubblico. L'applauso non è tutto: è solo importante per sentirti un po' bravo. La fede è fondamentale perchè non viene dagli uomini ma da Dio. E' come se Dio stesso ti applaudisse... e io lo sperimento tutti i giorni. La vita è una grazia di Dio». Nel suo repertorio magico ci sono due spettacoli che nell'estate è andato proponendo in molti oratori e numerose piazze di tutta l'Italia. Il primo, una commedia magica, è un viaggio indietro nel tempo all'insegna della magia e della fantasia con simpatici personaggi irreali, come il vecchio mago Merluzzo, la Strega Mandruga, il Fantasma bonaccione ecc. Il secondo invita ad un viaggio per il mondo in compagnia di un virata. Ora don Silvio ha iniziato a raccontare ai ragazzi fatti e detti evangelici avvalendosi dell'animazione magica e teatrale. Il suo non è solo spettacolo, ma predicazione e riflessione sui principali temi dell'animo umano. E' un avvio alla catechesi, alla parola dei Vangelo vuol essere stimolo ad ulteriori approfondimenti condotti all'interno dei singoli gruppi parrocchiali. Può dunque essere occasione per avviare l'attività di catechesi oppure per una pausa di riflessione condotta con vivacità, ma anche con competenza e, soprattutto, serietà. A chi è interessato a tale esperienza, Mago Sales lascia il suo indirizzo; Studio «L'oca nel cilindro», Via Servais 56, Torino Tel. 011/ 728.842 oppure 011/780. 33.00 Roberto Dutto

Uno spettacolo a servizio della catechesi

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