SANTENA - Sabato sera, 12 aprile, alle ore 21, al teatro Elios grande spettacolo di magia, con tanto di estrazione di conigli e colombe dalla talare... pardon, dal cappello. E' di scena, infatti, il mago Sales, prestigiatore da 200 spettacoli all'anno e... prete salesiano. Don Silvio Mantelli (questo il suo vero nome), 51 anni, due lauree, passa la maggior parte del suo tempo a far divertire i bambini di oratori e scuole materne. Convinto che il messaggio cristiano passi soprattutto attraverso la gioia, non ci sta a vedere in opposizione i suoi due ruoli di prete e illusionista: "La mia «pastorale» può sembrare un po' inusuale - dichiara - ma in fondo faccio solo quello che gin faceva don Bosco, patrono dei saltimbanchi: eseguiva giochi di magia imparati dai girovaghi delle fiere. Non mi sento un semplice teatrante, che separa ciò che vive da ciò che fa: in me il messaggio è unico ". Una vocazione, quella per la magia, che è nata ancora prima di quella religiosa: "Ho cominciato ai tempi del liceo, a Torino. Avevo u n conoscente un po' estroso che girava nei bar a far giochi di carte e suonava la chitarra. Mi insegnò vari trucchi e alla fine facemmo coppia fissa per vincere soldi e consumazioni. Poi mi venne tra le mani un libro di prestidigitazione, lo studiai". L'entrata in seminario, per Silvio, è anche la scoperta che la magia può essere un mezzo per comunicare con i più giovani. "Da ultimo è venuto il nome: siccome c'era un religioso orionino che si chiamava mago Orion, per analogia ho inventato mago Sales ". Un altro buon motivo per cui don Silvio si esibisce è che il ricavato viene inviato alle missioni. `Brasile,Bolivia, Kenya, Timor, Nuova Guinea, Cina, Cambogia... Ma non mi accontento di spedire i fondi. Spesso porto il denaro direttamente sul posto, e anche lì mi piace incontrare i bambini, farli divertire". La magia come linguaggio che travalica tutte le barriere, linguistiche e di cultura? Parrebbe proprio di sì: 'In Perù hanno dovuto scortarmi perché temevano che Sendero Luminoso mi facesse «sparire» (e non per scherzo). In Nigeria avevo in prima fila un re locale con le sue dieci mogli, mentre in Indonesia un vescovo mi ha chiesto di insegnargli qualche trucco. Ho fatto divertire i lebbrosi di Calcutta, i monaci buddisti di Phnom Penh (Cambogia), i rappresentanti del partito comunista in Vietnam...". I biglietti possono essere prenotati in parrocchia (tel. 945.67.89). Domenica 13, invece, il parroco don Avataneo, propone un'uscita al Santuario della Madonna della Sanità di Savigliano. Partenza alle ore 14.30. Si sosterà a Racconigi, alla chiesa di San Giovanni Battista, dove 25 anni fa don Avataneo venne ordinato sacerdote. Marco Costamagna