Te lo dò io il mago |
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La Stampa Sabato, 17 Marzo 1990 00:00
Immaginate una sfilata di maghi dai nomi ridicoli. Da Li A La, proveniente dal paese delle lunghe ombre; A Me Gli Oci, dell'impero del sol levante; Big Spaghet, rappresentante dei verdi pascoli del Nord. E ancora: Manuelo el Fasoletero, originario delle terre infuocate; Biro Biro, depositario della magia tropicale; Mister O, che arriva dal regno delle profonde nebbie.
Immaginate ancora che questi strani personaggi, nei loro variopinti e curiosi costumi, facciano sparire e ricomparire palline e mazzi di fiori, taglino e ricompongano miracolosamente corde e catene, facciano sbucare carte da gioco dai luoghi più impensati, intreccino anelli apparentemente impenetrabili tra loro. E, soprattutto, sappiate che di fronte a tanta fantasia i bambini si divertono un mondo. Perché è proprio questo lo scopo che si prefiggono questi maghi: divertire i bambini. Ultima sorpresa: i vari mirabolanti personaggi dai poteri speciali sono in realtà uno solo, cioè Silvio Mantelli detto Mago Sales.
Perché Sales? Semplice: perché è un prete salesiano. Quanto poi alla sua bravura di trasformista, è stato il primo maestro del grandissimo Arturo Brachetti e tanto basti.
Da buon salesiano, Mantelli ha fatto suo il «metodo» di Don Bosco, che arrivava all'educazione dei bambini anche attraverso la prestidigitazione e il funambolismo. La magia è vista da lui come strumento per far sorridere e divertire: «Non esibisco numeri d'alta scuola, il protagonismo non mi interessa». Ecco perché i personaggi di don Silvio sono sempre burloni e simpatici, dal carattere buono e semplice, senza complicazioni psicologiche che riuscirebbero incomprensibili al pubblico infantile.
Con gli anni Mago Sales ha trasformato la sua attività di spettacolo in una professione a tempo quasi pieno, che ha svolto prima a Cuneo (dove ha fondato il Circolo Magico) e poi a Torino. E siccome non è troppo geloso dei suoi segreti, ha addirittura aperto un teatro-studio
che si chiama «L'oca nel cilindro», con sede in via Servais 56 (tel. 728.842 e 780.33.00): lì don Silvio insegna ai giovani la difficile arte della magia, con una predilezione per la cosiddetta «magia comica», quella che appunto piace di più ai bambini.
Il mago Sales «porta in giro», come suol dirsi, i suoi personaggi là dove lo richiedono. E così stasera alle 21, nel Teatro Piccolo Valdocco di via Salerno 12, Manuelo el Fasoletero, Big Spaghet e compagnia daranno vita a una commedia magica dal titolo «Il giro del mondo in 80 minuti». L'ingresso costa 5000 lire, l'invito è a carattere ecumenico ossia rivolto a tutti.
Leonardo Osella
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