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 Mago Sales a Latina,l'incanto...continua
Latina Oggi   Martedì, 30 Gennaio 2007 00:00
 
SALES è bravo, bravissimo. Così tanto da incantare i bambini che mai e poi mai avrebbero voluto lasciare la sala del Teatro Moderno di Latina. Eppure chi lo ha visto all'opera racconta che sia capace di mirabilie ancor maggiori. Aneddoti, storie lo circondano. Si dice che un giorno di parecchio tempo fa, Sales riuscì ad affascinare un altro ragazzo che guardandolo si avvicinò all'illusionismo fino a diventare il grande Brachetti, l'uomo che riempie i teatri, il re delle scene. Si dice poi che Brachetti non si sia dimenticato di quel salesiano capace di parlare di pace e di fratellanza tra un trucco e l'altro e che alla fondazione intitolata al prete prestigiatore, destini sempre l'incasso di almeno due serate. Ieri a Latina, per la Festa di Don Bosco, Sales non ha deluso. Era lì, sul palco, tra foulard coloratissimi pronti a trasformarsi in cento, mille oggetti e innumerevoli... strumenti del mestiere. Un inno alla gioia e alla fantasia. Ha allestito uno spettacolo adatto all'età dei bimbi, incantesimi più semplici per gli studenti delle elementari, più complessi per quelli del catechismo. Gli applausi? Infiniti. Attenzione massima, risate, il pubblico è stato coinvolto in prima persona, si faceva a gara per approdare accanto al mago. Ed è toccato pure a un'insegnante, alla maestra Lorenza il cui orologio se l'è vista brutta, riposto in un fazzoletto, preso a martellate, sbattuto sul tavolo. A... morte decretata, op là eccolo comparire dentro uno piccola scatola contenuta in una scatola più grossa e così via come nel gioco della matrioska. «Sapete, era un trucco che faceva Don Bosco», ha raccontato Sales. Un giorno l'ho eseguito in una foresta africana. Mi consegnarono un talismano e quando lo colpì vidi la gente della tribù puntarmi contro le lance.. Una volta riapparso, tutti rimasero meravigliati e la «strega» del villaggio si arrabbiò, amaramente discreditata. Un piccolo... incidente. _Capita a chi gira il mondo per portare sorrisi lì nei luoghi martoriati dalle guerre, lì dove i bambini vengono addestrati per uccidere. Non li ha dimenticati Sales, ne ha parlato dal palco, ha poi acceso un lumino in memoria di quei piccoli che ebbe modo di conoscere e che oggi non ci sono più. Armi giocattolo in cambio di bacchette magiche, l'invito ha trovato piena risposta. Un gesto simbolico per dare forza all'appello di un prete, della sua fondazione, dell'associazione Libera; un gesto per dire no ai soprusi, alla malavita organizzata per smuoverei potenti affinché intervengano a favore del disarmo dei bambini soldato. Bacchette al posto delle armi giocattoli, perché l'infanzia può insegnare qualche cosa ai grandi; bacchette piccole come un bottone (il mago ne donò una anche a Papa Giovanni Paolo Il per la magia che si chiama Pace) che, se tirate in aria, assumono ben altra dimensione. Un trucco semplice e fantastico... Sim Sales Bim... per ricordare al inondo che tutto può accadere. Oggi Sales sarà nuovamente in scena alle 11 ma, considerata la partecipazione di ieri, si sta pensando di inserire nel corso della mattina un secondo appuntamento.

Mago Sales a Latina,l'incanto...continua

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