UN INCANTESIMO: bacchette magiche al posto delle armi. Sì, proprio come in una fiaba. Tutti in campo, nessuno escluso. La battaglia che si combatte non lacera, però; non macchia di sangue, non lascia cadaveri in terra. L'obiettivo è il disarmo dei bambini. Da alcuni anni la Fondazione Mago Sales è presente nei luoghi dei conflitti. Osserva realtà agghiaccianti, incomprensibili e si... «sporca le mani» vincendo l'indifferenza; si schiera al fianco di una infanzia offesa, derubata della sua stessa età. Al suo fianco un «esercito» inedito, vi compaiono ottantamila bimbi italiani che hanno voluto esserci attraverso un gesto tanto semplice quanto significativo. Hanno consegnato le loro pistole, i fucili giocattolo a quel sacerdote salesiano che se ne va in giro per il pianeta con buffi cappelli e abiti clowneschi. In cambio hanno avuto una bacchetta, simbolo della fantasia e della libertà. Sales, il mago. Così è conosciuto. E' il prete «contro» una infinità di barbarie, le stragi, le uccisioni di piccoli innocenti; è un prete per molti versi... scomodo, come lo è chi disturba le coscienze assopite. Che cosa chiede? Che cosa vuole? Si rivolge all'infanzia di ogni razza, religione o nazionalità, le chiede la «voce» che poi rende ai potenti della terra: «Mai più giochi di guerra», dice. Ne ha fatta di strada mago Sales, ha toccato i luoghi più poveri dell'universo, recentemente lo abbiamo visto in Uganda dove si è consumato un conflitto atroce in cui i bambini sono stati rapiti, obbligati a combattere. «Per loro, ancora oggi, non esistono più giochi di guerra, perché è la guerra che ha messo in gioco la loro vita - scrive la Fondazione Sales -. Un servizio televisivo realizzato dalla redazione delle Iene ha permesso a don Silvio Mantelli (questo il nome di Sales) di lanciare il suo appello per la liberazione dei bimbi soldato. L'adesione? Massiccia. Per rendere più significativa e concreta tale iniziativa proponiamo ora di legare il disarmo dei bambini ad una raccolta fondi perla liberazione dei bimbi soldato in Uganda. La proposta del disarmo ha una finalità del tutto particolare, punta a sviluppare una riflessione- ne sul valore della pace contro ogni forma di violenza sia fisica che morale e si pone come esempio dei piccoli contro la prepotenza della -delinquenza organizzata. Praticamente chiede ai bambini di dare una lezione ai grandi, incominciando loro a deporre le armi giocattolo». Così, in collaborazione con l'associazione «Libera», è partito il tour di spettacoli e raccolta armi giocattolo anche nel nostro Paese. Passo dopo passo, Mago Sales si è avvicinato a Latina. E qui sarà oggi e domani, ospite dei Salesiani nella Sala della Comunità, Teatro Moderno, dove si prepara ad incontrare più di 2000 studenti delle scuole elementari e medie del capoluogo. La festa di Don Bosco lo vuole protagonista. Saranno in parecchi ad attenderlo. Il direttore dell'Oratorio, don Gaetano Romano, già incaricato dell'animazione missionaria regionale, assicura la partecipazione dei piccoli studenti pontini ma anche dei bimbi del catechismo e -degli adolescenti dei gruppi oratoriali. Tutti in sala. Sul palco giochi di prestigio e mirabilie, nel cuore l'immagine di bimbi ridotti in schiavitù. Gli studenti entreranno al teatro con in pugno armi giocattolo ed usciranno con bacchette magiche, emblema di speranza e di un impegno per la promozione dei diritti dei bimbi arruolati in Uganda, in Somalia, Sri Lanka, dei diritti di piccoli che la guerra la fanno sul serio, addestrati a dovere, mandati ad uccidere. Eppure, un giorno, uno strano mago dai capelli bianchi è comparso tra loro. E, cosa da non credere, li ha fatti ridere, ne ha conquistato l'anima così come già fece con Madre Teresa di Calcutta e con la «Iena» Berry. Che cosa accadrà a Latina? Le tre giornate dedicate alla Festa di San Giovanni Don Bosco prevedono per oggi due appuntamenti, alle 11 e alle 18 e un altro incontro domani, alle 11.I genitori potranno lasciare un contributo che don Silvio destinerà alla liberazione dei bambini soldato in Uganda. Francesca Del Grande