Piccolo ospedale in zone sperdute |
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Famiglia Cristiana Domenica, 07 Gennaio 2007 00:00
Un grande numero di bambini, che hanno vissuto nella paura di essere la prossima vittima della malaria, stanno per vedere la luce di un ospedaletto ben attrezzato per loro. Tante mamme che hanno sperimentato la tenebra della precarietà e della paura di morire legate al parto non assistito (abbiamo il primato nazionale nel nord-est dell'isola di Guadalcanal) stanno pure loro per vedere la luce in fondo al tunnel. Tutto questo grazie a un'opera sanitaria che sta per essere completata da bravi e generosi volontari valtellinesi e bergamaschi che sostengono la missione salesiana più lontana e sperduta al mondo. La costruzione della struttura, però, non richiede solo maestranza e buona volontà, richiede pure risorse di cui il gruppo (si chiamano Orma, per le tracce che intendono lasciare) non dispone. Oltre a buona volontà e spirito di fraternità e sacrificio, si è dovuto ricorrere ad altre capacità, come quelle del coinvolgimento di coloro che condividono i due sogni: dare speranza di nuova vita ai bambini in continuo pericolo mortale dovuto a situazioni di precarietà sanitaria estrema e assistere giovani mamme nel compito di collaborare con Dio stesso nel miracolo della vita in situazioni dignitose. Molta gente semplice ha dimostrato grandissima buona volontà facendosi coinvolgere dai volontari in una sinergia di grazia e globalizzazione dei cuori nel progetto iniziato nel gennaio 2004. Sarebbe lungo ricordarli tutti, con grande piacere però ricordo l'ultimo vero amico e confratello che sogna un mondo migliore per tutti i bambini, grande salesiano con il cuore di Don Bosco: Mago Sales, don Silvio con il suo gruppo di collaboratori e volontari. Grazie, Mago Sales, ambasciatore dei bambini che lottano per la sopravvivenza e delle mamme che cercano il "lusso" di poter partorire in condizioni dignitose senza dover vergognarsi. Bravo Mago, grande coinvolgitore di cuori umani nella catena della vera globalizzazione che unisce nello stesso ideale: lasciare che i bambini vivano dignitosamente e che possano avvicinarsi a Gesù che li ama col nostro cuore di volontari e missionari. I trentamila euro versati per la struttura di questo Ospedale e per le attrezzature più urgenti rendono il messaggio d'amore che cerchiamo di dare più credibile. Voglio mandarti, tramite questo meraviglioso giornale, un ringraziamento sincero e un augurio per te, tutti i volontari e tutti i lettori... Chissà mai che il coinvolgimento di altri cuori continui in questa stagione dove la vera pace è stata promessa a chi la buona volontà non solo se la sogna, ma la dimostra realmente pagando di persona.
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