Abracadabra!E spariscono le armi |
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SACRO CUORE Venerdì, 03 Marzo 2006 00:00
"Tu dai una pistola (finta) a me, io do una bacchetta magica (vera) a te".
Mago Sales (prete che fa anche il prestigiatore, come il fondatore
della sua congregazione, don Bosco, e che usa quest'arte per raccogliere fondi da destinare ai missionari) ha lanciato la proposta a Scampìa e Secondigliano, due periferie di Napoli dove spesso i ragazzi vanno nelle strage a scuoia ai violenza: l'8 dicembre don Silvio Mantelli - il nome vero di Mago Sales - e don Luigi Ciotti, un altro sacerdote torinese che si occupa da una vita dei problemi dei giovani, riceveranno dai bambini le vecchie armi giocattolo e le sostituiranno con altrettante bacchette da "vero" mago.
I simboli della morte e dell'odio scambiati con i segni della fantasia e del gioco: come se, con un magico "abraca dabra", i più piccoli potessero far sparire la delinquenza e i soprusi... Lo stesso gesto sarà ripetuto in quasi mille altri punti d'Italia, in scuole, parrocchie e piazze, anche per so
stenere le iniziative di Mago Sales a favore della liberazio
ne dei bambini-soldato dell'Africa: bastano infatti 200 euro per togliere le armi (vere,stavolta, e micidiali) dalle braccia di un giovanissimo guerrigliero del terzo mondo e fornirlo invece di libri e quaderni per mandarlo a scuola. Alla fine tutti i fucili in plastica e i piccoli mitra raccolti nella Penisola (se ne aspettano almeno 30 mila) verranno incollati insieme e sistemati come una specie di "anti-monumento" davanti al presepio, forse l'unico scenario simbolico capace di annullare sul serio il potere della guerra tra gli uomini.Non solo camorra Scampìa, ben 136 omicidi di camorra nel 2004. Ma il popoloso quartiere di Napoli è stanco di sentirsi additato soltanto per le sue "vele" (i brutti e degradati casermoni degli alloggi popolari) e per la mafia. Le quattro parrocchie della zona, per esempio, hanno iniziato attività di recupero a partire dai giovani: laboratori di creatività e corsi di avviamento professionale, aule di danza e doposcuola per i più piccoli, oltre a una scuola popolare.
Tutte iniziative che sono appena nate e che potrebbero significare un futuro diverso per il rione diventato famoso in tutt'Italia come quello dove si muore ammazzati più che a Baghdad.
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