Domani alle 16 appuntamento eccezionale nella parrocchia San Lorenzo da Brindisi,
II Mago Sales, sacerdote... col vizio dell'illusionismo
Torna a Taranto dopo 4 anni don Silvio Mantelli, salesiano e missionario
«Ho iniziato a giocare con i giochi di prestigio quando ero un piccolo bambino e questi mi facevano sentire grande. Ora sono grande e continuo a giocare con la magia e questo mi fa sentire ancora bambino. Il mio spettacolo è una piccola cosa, meno di niente, in rapporto a tutto 11 lavoro educativo dei vari animatori e genitori, ma se riuscirò a divertire e rendere felice almeno un bambino, per me sarà il più grande spettacolo del mondo». II mago c'è e... si vede: don Silvio Mantelli, in arte Mago Sales, che, dopo quattro anni, torna a Taranto.
Infatti, sarà proprio il «magico» prete salesiano a chiudere, domani, alle 16, alla Parrocchia di San Lorenzo da Brindisi, in viale Magna Grecia, l'Ottobre missionario. n ricavato dello spettacolo sarà destinato ai bambini delle Missioni.
Mago Sales è conosciuto nei club magici nazionali e internazionali e più ancora negli ambienti teatrali e ricreativi, dove da molti anni propone i suoi spettacoli di trasformismo e magia, ricchi di humour e di effetti scenici coinvolgenti. E' stato il maestro di tanti affermati artisti teatrali, tra cui Arturo Brachetti, il famosissimo trasformista italiano. Ha scritto parecchi libri di magia e di animazione. Collabora a numerose riviste giova nidi e teatrali, tra cui Magic (la più grande rivista internazionale di magia), Magia Moderna (il periodico del club magico nazionale), Primavera, Mondo Giovane, Mondo Erre, Dimensioni Nuove, La Scuola Materna di Brescia. E una rivista l'ha fondata lui, Sim Sales Bim, bollettino della sua associazione a favore dei bambini poveri del mondo, «Mago Sales», che si occupa di adozioni a distanza nelle missioni salesiane di tutto 11 mondo.
Attualmente, tra uno spettacolo e un manoscritto, dirige una scuola del tutto particolare, dove gli appassionati di
magia e animazione possono provare ad imparare i più disparati... imbrogli scenici. Da alcuni anni, nella stagione estiva, gira il mondo, o meglio le missioni più povere della terra, per confrontare la sua magia con quella forse più ricca dei bimbi del terzo mondo: la magia della semplicità e della meraviglia. Di recente l a iniziato un'attività unica nel suo genere: usare la magia come mezzo terapeutico. «La magia, come presentazione di giochi di prestigio, può anche essere un mezzo terapeutico per curare ansie a timidezze. Di sicuro è un utile mezzo di comunicazione e tutti sanno quanto sia importante questo aspetto nella società moderna.
L'imparare un gioco di prestigio ed eseguirlo in pubblico può realmente apportare dei grandi miglioramenti in tutti noi e modificare le nostre prospettive. Se qualcuno non crede, può provarci». (t.sc.)