Il Mago Sales ha regalato la bacchetta al Papa |
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La Stampa - Cuneo Giovedì, 31 Gennaio 2002 00:00
Sentir parlare di bacchette magiche fa venire in mente Harry Potter, ma il suo «strumento di lavoro» il mago Sales non lo ha di certo comprato in «diagon alley», il luogo misterioso dove fanno acquisti i protagonisti del caso letterario da poco diventato film.
Il mago Sales non insegna alla scuola di Hogwarts, ma avuto decine, forse centinaia di allievi a cui ha suggerito trucchi, scherzi e giochi di prestigio. Il suo incantesimo più riuscito è quello di creare sorrisi e di regalarli ai bambini di tutto il mondo. Una magia buona che ieri mattina ha portato il maso Sales in Vaticano dove ha donato al Papa Giovanni Paolo II una bacchetta magica istoriata proveniente dall'India e contenuta in una piccola teca di vetro. Il mago Sales, ovvero il sacerdote salesiano don Silvio Mantelli, guidava un gruppo di cento maghi che hanno chiesto al Santo Padre che Don Giovanni Bosco, il fondatore dei salesiani che era abilissimo nei giochi di prestigio, sia ufficialmente proclamato dalla Chiesa cattolica protettore dei prestigiatori e dei giocolieri.
«Benché da tutti - ha spiegato il prete prestigiatore mago Sales - sia conosciuto come
il patrono di prestigiatori e giocolieri in tutto il mondo cattolico, non risulta che lo sia mai stato dichiarato ufficialmente e nemmeno che sia stata inoltrata domanda presso l'ufficio vaticano competente». Ed è stato proprio don Mantelli, vestito con il clergyman, ma con in testa un cappello a cilindro da mago, a porgere a Giovanni Paolo II la bacchetta magica.
Il mago Sales vive a Torino, è un prete impegnato, un illusionista di mestiere e dirige la fondazione «Magiciens sans frontieres», che finanzia progetti a favore dei bambini del Terzo Mondo coi proventi degli spettacoli dei maghi. Le origini sono saldamente cuneesi. Il sessantenne Don Silvio Mantelli è nativo di Novello (tra l'altro è cugino del sindaco Domenico Anselma(, la sorella ha insegnato per anni alle medie di Alba. Il sacerdote per oltre quindici anni è stato assistente al Convitto civico di Cuneo e lo si può considerare l'insegnante che ha insegnato i fondamenti della magia alla maggior parte dei maghi piemontesi, compresi Arturo Brachetti e Marco Berry. Tra gli allievi anche il presidente dell'Atl di Langa e Roero, Claudio Alberto, in gioventù: «E' un grande maestro non solo di arte, ma anche di vita. In collegio ci ha insegnato molto».
Luca Ferrua
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