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 Quel buon prete mago che disarma i bambini
Il Giornale   Mercoledì, 24 Novembre 2004 00:00
 
MILANO - Per ridare il sorriso ai bambini soldato o a quelli coinvolti nella tragedia della guerra, ci vorrebbe la bacchetta magica. Proprio quella che Silvio Mantelli, mago e prete torinese di 60 anni, utilizza. Un bacchetta magica di carta stagnola, identica a quella che nei prossimi giorni verrà data in cambio di qualsiasi arma giocattolo, che i bambini italiani consegneranno in occasione della terza edizione della «Giornata del disarmo dei bambini». Don Silvio Mantelli, in arte mago Sales, è un salesiano giramondo e pieno di iniziativa che, sulla scia di Don Bosco che fu prestigiatore per divertire i bambini, ha intrapreso a 15 anni la carriera di mago per poi incontrare la fede. In questi anni ha messo in piedi una struttura poderosa: 400 tra maghi, prestigiatori, giocolieri e funamboli sono entrati nella «Fondazione Mago Sales» e offrono gratis la loro arte per far divertire i bambini d' Italia e del mondo intero. Don Silvio, ieri mattina a Milano, ha presentato la giornata del disarmo dei bambini che ha portato sinora a ritirare armi giocattolo da oltre 25mila bimbi italiani. L' 8 dicembre in Fiera, nello spazio denominato «Casa Susanna» gestito da Susanna Messaggio, i maghi di don Silvio ritireranno le armi giocattolo e daranno in cambio bacchette magiche. E raccoglieranno anche fondi per sostenere i progetti per liberare i bambini soldato in Uganda e Sierra Leone e per costruire scuole in Madagascar. L'idea, al mago in tonaca, è venuta durante uno dei viaggi missionari che fa per portare aiuti, spettacoli e allegria ai bambini meno fortunati di tutto il mondo. Qualche anno fa in Nepal venne bloccato da una pattuglia di guerriglieri armati, tra loro c'era un piccoletto di 10 anni con tra le mani un mitra. Così decise di lanciare il gioco del disarmo dei bambini. Per educare alla non violenza ma soprattutto per invitare a giocare con la fantasia. «Io mi definisco un prete che fa il mago - racconta Mantelli - e in verità nella vita io avevo scelto di fare il mago e non il prete, poi mi ha scelto il buon Dio... Credo di avere avuto una bella vita, ho incontrato tante persone straordinarie, come ad esempio Madre Teresa di Calcutta che mi ha fatto da impresario in India». Accanto al mago Sales ieri c'era anche uno dei suoi aiutanti il Mago Fax, al secolo Carlo Faggi, artista milanese: «Mi ha sempre affascinato - ha spiegato - la storia di Don Bosco che, a 10 anni, andava in chiesa ad ascoltare la predica e poi la ripeteva, parola per parola, a quelli che non andavano in chiesa ma che erano attratti dallo spettacolo di magia che lui allestiva vicino al sagrato. Credo che la magia possa davvero servire a portare un sorriso a chi soffre, i bambini non hanno bisogno solo di pane e di un tetto».

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