DALLE ARMI GIOCATTOLO LILLIPUT FA SPUNTARE LE BACCHETTE MAGICHE
Mercoledì 9 aprile 2008
Dalle armi giocattolo LilIiput fa spuntarele bacchette
Il villaggio alla Fiera di Bergamo, dal 16 aprile Mago Sales e Sgarbi insieme contro il bullismo
I genitori sono avvertiti. Da Lilliput 2008 usciranno «stesi», in deficit di energie. E non basterà un poco di zucchero, stile Mary Poppins, per riconquistare la normalità perduta nel grande villaggio creativo dedicato all'infanzia, dove i punti cardinali non sono il nord, il sud, l'est e l'ovest bensì il sogno, lo stupore, la sorpresa e il sorriso. Quattro «esse» che, dal 16 al 20 aprile alla Fiera Bergamo, in via Lunga, saranno i fari direzionali per migliaia di visitatori (39.000 presenze nel 2007) attraverso un palinsesto di iniziative talmente denso che è bene appiccicare il calendario degli eventi allo specchio e non rischiare, soprattutto le mamma e i papà, la ramanzina dei figli che reclamano un appuntamento ormai concluso. Lilliput è un luogo letterario attinto dai viaggi di Gulliver che da cinque anni l'Ente Fiera Promoberg trasforma in realtà. Dalle pagine di Jonathan Swift quell'isola fantastica, combattuta dal dilemma sul modo perfetto di rompere un uovo, diventa qui a Bergamo uno spazio di 20.000 metri quadrati con una galleria centrale dedicata agli sponsor (tra cui «L'Eco di Bergamo» con il concorso Cartolandia), un padiglione A occupato dallo sport, con la collaborazione del Coni; un padiglione B attrezzato per i laboratori didattici e un padiglione C per ospitare premiazioni e spettacoli. Nell'isola di Lilliput si approda con l'atteggiamento di un naufrago curioso di scoprire cosa c'è qui e cosa c'è là, senza fretta, con la tranquillità di chi pensa che ci sia più tempo che vita. E qui il tempo trascorso sicuramente rende gioiosa la vita. Come potrebbe essere altrimenti se il direttore artistico dell'evento è uno spumeggiante Oreste Castagna, che dal suo cilindro di idee estrae le ultime canzoni di Povia (tra cui « È meglio vivere una spiritualità» tratta dal suo ultimo album), i burattini e i pupazzi della Fluffy Puppets Production, le marionette a filo di Pane Temov, il Gioppino di Pietro Roncelli e, ovviamente, gli attori della Melevisione: «Se cinque anni fa - spiega Luigi Trigona, segretario generale della Promoberg - abbiamo faticato a lanciare Lilliput ora, superato lo start-up, siamo giunti agli anni dell'espansione e della qualità». Una Lilliput che resta a Bergamo, ma guarda all'Italia puntando a essere un evento di portata nazionale. «Lilliput non è una Disneyland mordi e fuggi - riprende Trigona -, e tanto meno una festa del gioco e del divertimento come tante altre. E nemmeno un happening caratterizzato da un'invadenza commerciale. Qui non si vende nulla, per non snaturare il suo contenuto sociale. Quello che ci differenzia è soprattutto il fattore formativo della manifestazione». In altre parole, il cuore pulsante di Lilliput sono i laboratori didattici. Una cinquantina di stand dove perdersi nell'incanto di una fiaba, dove la fine è sempre lieta. C'è di tutto a Lilliput, e un lungo elenco delle presenze rovinerebbe di certo la meraviglia della scoperta. Come svelare l'ultima scena di un film non ancora visto. Meglio, dunque, mantenere intatto il gusto dell'attesa. L'intenzione per quest'anno è di coniugare gli aspetti educativi dell'evento con una sensibilizzazione particolare all'ambiente e al riciclaggio dei rifiuti. «Saranno presenti - ha ricordato Alessandra Salvi, assessore all'Ambiente e alla tutela risorse naturali della Provincia - tutti e cinque i parchi della Bergamasca (Adda Nord, Orobie, del Serio, del Colli e dell'Oglio Nord, ndr). Un modo per avvicinare i ragazzi al territorio educandoli all'ecologia». Un occhio anche alla scienza. «Per la prima volta - spiega Mauro Baio, dello staff organizzativo - abbiamo la presenza negli stand della Cittadella mediterranea della scienza di Bari, la Fondazione Idis di Napoli, la Città dei ragazzi di Cosenza e il Museo nazionale dell'Antartide di Genova». Un'attenzione particolare sarà data anche al fenomeno del bullismo. «Infatti il 19 aprile alle 15 l'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Vittorio Sagarbi - ha sottolineato Luigi Roffia, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Bergamo -, premierà le scuole bergamasche (un centinaio tra primarie e secondarie di primo grado ndr) che si sono distinte nella gara "Allenta il bullone". Si trattava di realizzare vari format pubblicitari inerenti al tema della prevenzione del bullismo, rivolti alla promozione del sito www.smontailbullo.it e del numero verde di riferimento 800.669696 della Campagna nazionale "Smonta il bullo" promossa dal ministero». Dentro questo caleidoscopio di eventi, appuntamenti e spettacoli appare la magia del Mago Sales (alias don Silvio Mantelli, salesiano, ospite fisso a Lilliput) che ai bambini bergamaschi lancia una proposta: «Portatemi le vostre armi giocattolo e in cambio vi consegnerò una bacchetta magica. Non per far sparire la sorella capricciosa o per materializzare all'istante una playstation, bensì per intonare insieme un inno alla pace che possa contribuire a debellare la piaga dei bambini soldato in alcune zone del mondo». A Lilliput si entra con un sorriso. Si esce con una bacchetta magica per crearne altri. Basta un bidibi bodibi bu.