IL VANGELO NON È UNA FAVOLA
Martedì 25 maggio 2010
II Vangelo non è una favola
"Ondalunga" e "Vita pastorale" hanno organizzato a Govone il convegno dedicato all'arte del comunicare
Venerdì 4 giugno nel castello di Govone si terrà il convegno sull'Arte del comunicare, dedicato al mondo ecclesiastico e organizzato dall'associazione Ondalunga e da Vita pastorale, mensile del gruppo periodici San Paolo che va a tutti i Vescovi e parroci d'Italia.
Giunto alla sesta edizione, il convegno si dipana in due temi, Il Vangelo non è una favola-Il carisma cos'è e come si ottiene, e si propone di sviluppare i concetti dell'agire, del cambiamento necessario a far sì che le parole del Vangelo diventino "vere" nella pratica della vita. La proposta è un momento di "buona comunicazione" messa in atto: fatti e non solo parole; emozioni e non teorie. Con questa filosofia dell'agire per comunicare, i relatori si porranno e risponderanno ad alcune domande: se Gesù avesse avuto a disposizione Internet, cosa sarebbe successo? I ragazzi hanno accesso a tantissime informazioni tramite televisione, Internet, cinema, ma conoscono il confine tra favola, verità e realtà? Fino a oggi l'approccio al Vangelo, a Gesù, alla Bibbia com'è avvenuto? Capiamo il linguaggio dei giovani d'oggi?
Domande poste per fare emergere non i problemi, ma le soluzioni, per spingere al cambiamento, per motivare l'azione, per sconfiggere l'invisibilità, per arrivare al cuore della gente.
Tutto questo è finalizzato a dare frutti nell'attualizzazione pastorale: per predicare, per la catechesi, per i gruppi parrocchiali, per coinvolgere i giovani. Seguendo il principio dell'esempio come mezzo principe del buon insegnamento, vengono proposti dei "testimoni": uomini d'azione, che con il loro fare dimostrano coraggio, forza e coerenza, colpendo nel cuore. I personaggi chiamati a illuminare il convegno con i loro racconti di vita sono: don Antonio Mazzi, il Mago Sales (don Silvio Mantelli) e, a sorpresa, verrà a dare la sua testimonianza di vita e di parroco un prete impegnato a Caserta nella lotta contro la camorra.
La regia è affidata a Fabrizio Pirovano, autore di diversi libri sulla comunicazione persuasiva, vendita e guida al cambiamento del pensiero sistemico e coaching.
Ondalunga è un'associazione nata con lo scopo di promuovere i valori morali, etici, sociali con la ricerca e la valorizzazione del bene e del bello, per dare riconoscimento a tutte quelle persone che contribuiscono a un mondo migliore in qualunque settore e in qualunque forma. Lo scoprire e far conoscere il mondo nascosto del bene e le meravigliose persone che ne fanno parte porta alla crescita e sovente all'emulazione. Ondalunga si rivolge a ogni persona che desideri progredire e valorizzarsi promuovendo uno stile comunicativo positivo ed efficace sia a livello individuale che relazionale.
Il convegno si svolgerà nell'antica aranciera, comunemente chiamata Serra del castello di Govone, in piazza Vittorio Emanuele, dalle 9 alle 13.30. Seguirà un pranzo a buffet nel parco del castello. Per informazioni e prenotazioni occorre rivolgersi a Maria Rosa Negro (telefono 0173-58.677 o 0173-58.812; fax 0173-62.18.05; e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure all'indirizzo vitapastoQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Il Papa; «La cultura rischia l'amnesia»
«La cultura contemporanea, e particolarmente quella europea, corre il rischio dell'amnesia, della dimenticanza e dunque dell'abbandono dello straordinario patrimonio suscitato e ispirato dalla fede cristiana, che costituisce l'ossatura essenziale della cultura europea, e non solo di essa». A ribadirlo è stato giovedì scorso il Papa, al termine del concerto di musica russa in Vaticano. «Le radici cristiane dell'Europa - ha ricordato-sono costituite, oltre che dalla vita religiosa e dalla testimonianza di tante generazioni di credenti, anche dall'inestimabile patrimonio culturale e artistico, vanto e risorsa preziosa dei popoli e dei Paesi in cui la fede cristiana, nelle sue diverse espressioni, ha dialogato con le culture e le arti, le ha animate e ispirate, favorendo e promuovendo come non mai la creatività e il genio umano». «Anche oggi- è la tesi di Benedetto XVI - tali radici sono vive e feconde, in Oriente e in Occidente, e possono, anzi, devono, ispirare un nuovo umanesimo, una nuova stagione di autentico progresso umano, per rispondere efficacemente alle numerose e talvolta cruciali sfide che le nostre comunità cristiane e le nostre società si trovano ad affrontare».